Giro del Gran Paradiso - muntanbici

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Giro del Gran Paradiso

MTB > 2013 > settembre



 

1° giorno:Ceresole Reale- Bien (Valsavarenche)
KM 44
ORE MOV 5.30
DISL.MT.1550
       
Per evitare 30 km di asfalto ed una lunga galleria decidiamo di lasciare un auto a Pont Canavese che ci servirà poi per andare a recuperare le altre due a fine giro.La partenza in bici è da Ceresole,ci becchiamo ancora molti km di asfalto per raggiungere il colle del Nivolet.Qualche tornante passando a fianco del rifugio Chivasso e siamo al pian del Nivolet qui finisce l'asfalto e si continua in piano per alcuni km fino a trovare sulla sinistra il segnavia del sentiero n° 9,un po di spinta per raggiungere la mulattiera poi si continua in quota passando accanto alla casa di caccia ,perdiamo un po di quota  scendendo nel vallone di Meyes po risaliamo alcuni tornanti fino a raggiungere la Cresta Manteau.La discesa ora e molto tecnica tra gradoni e rocce, molto spesso tocca scendere dalla bici,poi arrivati nei prati saliamo in sella e raggiungiamo il lago Djouan.Un altro traverso panoramico in quota e raggiungiamo la malga Arp de Diouan e poco dopo la casa del parco di Orvieille. Ora ci resta  una lunga e divertente discesa tutta a tornanti immersa nella pineta fino ad arrivare a Degioz dove svoltiamo a destra ed in pochi minuti raggiungiamo Bien  dove pernottiamo.



2° GIORNO: BIEN-COGNE
KM 29
ORE MOV.6.20
DISL.M. 1800
     
Oggi doveva esser la tappa più dura del giro e si rivela non solo dura ma massacrante causa meteo. Che le previsioni non fossero delle più belle si sapeva ma nessuno si sarebbe mai aspettato 20 cm di neve sul col Loson .Partiamo già da Bien con la pioggia ma le previsioni dicevano che in giornata migliorava. Si sale fino a Eaux Rousses su asfalto poi si prende la mulattiera a sinistra che indica col Loson ore 4,30,inizialmente poco ciclabile poi entrando nel bosco la pendenza diminuisce ed il fondo migliora chi ha gambe riesce a pedalarne abbastanza fino ad arrivare all'alpe Levionaz. Perdiamo un po di quota poi si risale a tratti in sella fino a quota 2600 mt. Di qui in su non si pedala più oltretutto inizia anche nevicare ,siamo immersi nella nebbia e non riusciamo a vedere il colle,continuiamo a guadagnare quota un po spingendo e un po portando ma la fatica comincia  a farsi sentire ,oltretutto sopra i 3000 metri la neve comincia ad accumulare,raggiungiamo finalmente il colle la gioia è indescrivibile,è già un impresa arrivare fin quassù con il bel tempo ma con 20 cm di neve non è da tutti.Ora ci tocca scendere altra impresa ,il sentiero lo si deve cercare sotto la neve ,per lo più il traverso che dobbiamo affrontare e molto esposto,a tratti ci sono corde fisse occorre prestare la massima attenzione un solo errore ci costerebbe caro. Continua a nevicare  inesorabilmente ormai siamo marci dalla testa ai piedi,il sentiero per fortuna  migliora e nonostante la neve riusciamo a scendere in sella ma la discesa è molto lunga,poi improvvisamente vediamo sotto di noi tra la nebbia il rif. Q. Sella. E' la nostra salvezza ci catapultiamo dentro il gestore gentilmente ci accoglie anche se siamo fradici e riusciamo ad asciugare un po di roba,mentre ci scaldiamo con due litri di te bollente. Riprendiamo la discesa sotto la neve il sentiero è bello pero' ogni cento metri ci sono le pietre di traverso per l'acqua e ci tocca scendere dalla bici,finalmente smette di nevicare ma continua a piovere e dobbiamo affrontare una discesa molto scivolosa e ripida difficilmente si sta in piedi con bici a fianco. Poi ritroviamo la mulattiera  scendiamo veloci a  Valnontey e ritroviamo l'asfalto pochi minuti e siamo a Cogne dove pernottiamo.


3° GIORNO : COGNE - PONT CANAVESE
KM 62
ORE MOV.7.10
DISL.M 1840
    
Oggi partiamo con un po di sole ma contornati dalla neve fresca del giorno precedente. Saliamo a Lillaz su sterrato poi andiamo a sinistra e prendiamo l'asfalto che sale alla finestra di Champorcher,dopo un paio di dure rampe e alcuni tornanti  la strada diventa sterrata e si sale più agevolmente,percorriamo in sella tutto il vallone fino ad arrivare al rifugio Sogno,qui troviamo nuovamente la neve fresca. Una pausa ristoratrice nel locale invernale poi si riparte bici in spalla e andiamo a guadagnarsi la finestra di Champorcher,la salita non è durissima circa un'ora di portage  ma oggi causa neve si fatica a stare in piedi. Raggiunto il colle scendiamo sul versante opposto un lungo traverso innevato ci costringe ancora a fare dei tratti a piedi ,poi saliamo finalmente sulla bici e passando a fianco del lago Miserin raggiungiamo il rifugio Dondennaz. Prendiamo ora la strada di servizio, ben visibili i suoi micidiali tornanti che ci portano su di un colletto dove arrivano gli impianti,ora perdiamo 100 m. di dislivello poi affrontiamo l'ultima salita,una mulattiera reale con alcuni tratti a spinta e finalmente arriviamo al colle Larissa fine delle salite !!!!.ma quello che ci aspetterà dopo non lo sappiamo. Scendiamo ora verso la val Soana qualche raro tratto in sella la prima parte ma poi la discesa si rivelerà  un lungo calvario fino alle grange La Reale dove crediamo che il peggio sia finito ma non è cosi,la mulattiera che scende alle grange Ciavannassa è ancora peggio devastata dal passaggio del bestiame,una cosa vergognosa,tocca farla tutta a piedi. Appena arriviamo alla seggiovia prendiamo la strada di servizio e finalmente in sella scendiamo all'alpe Pranoid e poco sotto Piamprato,ora una lunga discesa su asfalto fino a Pont Canavese per chiudere in bellezza il giro del Gran Paradiso.


TOTALI
KM 135
ORE MOV.18.48
DISL.M 5.190


 
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